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Il tema affrontato è molto attuale: il lavoro. Il problema della sicurezza "del" e "nel" lavoro.
Problema visto dagli occhi di un operaio deceduto sul proprio posto, ma soprattutto dagli occhi di uno studente imbrigliato nelle redini di un sistema che non offre garanzie. Attraverso un lungo Rap le rime recitate da Tiziano Panici e Mauro Santopietro verranno colorate dagli ambienti visivi realizzati da Andrea Giansanti e dalle note composte e eseguite dal vivo da Sina Habibi. Nello scegliere il linguaggio dei personaggi l'autore Mauro Santopietro ha creato nel testo una musicalità, un rap appunto, affidandosi al dialetto romano considerato nella specifica circostanza di messa in scena un efficace strumento di rappresentazione. La musicalità data da assonanze ed immagini create non è però sufficiente a farne una drammaturgia; per questo si è cercato di trasformare le dinamiche di suono della parola in dinamiche di senso e di rapporto nella parola. "RaeP" vuole essere quindi una esplorazione sul linguaggio, dove non solo corpo e parola, ma anche luce e scenografia, diventano scrittura scenica. Il tema affrontato è il lavoro. La trama prende spunto da due articoli di cronaca: "Uno studente decide di suicidarsi presso la stazione della metro di Roma Tiburtina (11-2009)"; e "Un operaio muore scivolando in un dirupo nel tratto ferroviario Roma-Napoli (09-2009)". Dalla relazione dei due personaggi emergerà l'impossibilità per la nostra società di risolvere i problemi senza far appello all'aggregazione. |
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